miércoles, agosto 17, 2011

Érice (II)

Soneto a Venus Ericina

Del poeta Nino Fici Li Bassi (Marsala, 1889-1966). La inscripción cuelga en una de las fachadas del castillo de Venus.


BALZA SUL MONTE L'ORA MATTUTINA
ED IL TEMPIO CHE SVETTA SOLITARIO
AD ORIENTE APPARE IN UN VELARIO
D'ORO E NE BRILLA IL CIELO E LA MARINA.

TENERA E BIANCA VENERE ERICINA
SBOCCIA LUCENTE, NEL SUO MARMO PARIO,
SUL GRANDE ALTARE, MAGICO ROSARIO
VIVO DI OLEZZI E TREMOLII DI BRINA.

ECCO UN FRULLO DAL MARE: IL LUNGO VOLO
DELLE COLOMBE SACRE A CITEREA
S'ALZA SUI MIRTI DEL MONTANO SUOLO.

E SI SPANDE UNA DOLCE MELOPEA
APPENA GIUNGE IL PALPITANTE STUOLO
MESSAGGERO D'AMORE PER LA DEA.

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